L’Europa è sotto attacco dal punto di vista dell’energia, ma ha colto questa crisi come opportunità: leggi il nostro articolo sull’argomento.

Vi abbiamo chiesto se conoscete delle iniziative che hanno come obiettivo la diminuzione del tasso di dipendenza energetica. Ora vi parliamo di quelle che hanno attirato la nostra attenzione!

Energia dal vento

Già oggi la produzione di energia dal vento con pale eoliche sta dando un contributo agli investimenti ESG, ma se fosse ancora più sostenibile? Se le pale eoliche fossero, ad esempio, in legno?

Le pale eoliche sono generalmente prodotte con fibra di vetro e fibra di carbonio, plastiche non rinnovabili ad alta intensità energetica ottenute da prodotti petrolchimici che non possono essere facilmente riciclate. Decine di migliaia di pale obsolete oggi finiscono nelle discariche.  

Da oggi si sta aprendo un’ulteriore opportunità, quella di realizzare le pale eoliche in legno rendendo la produzione di energia rinnovabile anche circolare.  

Infatti, con le pale eoliche in legno – oltre ai classici benefici 1 e 2 delle pale eoliche – si avrebbe anche il beneficio ella circolarità: 

  1. Decarbonizzazione: la produzione di energia dal vento riduce le emissioni di CO2 (vi spiegheremo perché riduce – non elimina – in un prossimo articolo).  
  1. Indipendenza energetica: oltre a produrre l’energia pulita, l’eolico made in EU diminuisce il tasso di dipendenza energetica. 
  1. Circolarità: grazie alle pale in legno, si eviterà la produzione di rifiuti da inviare in discarica a fine vita (vetroresina e fibre di carbonio prodotte da idrocarburi e difficilmente riciclabili).
diminuzone dipendenza energetica, decarbonizzazione, energia pulita, circolarità

 Stora Enso e Voodin Blade Technology GmbH stanno realizzando pale eoliche sostenibili in legno. Attualmente ne stanno installando una da 20m da 0,5MW, ma hanno già in programma una pala eolica da 80m. Sviluppando pale con legno sostenibile, Stora Enso e Voodin Blades possono rendere le pale più leggere e ridurre la dipendenza complessiva dall’estrazione di combustibili fossili.

With the current energy crisis and ambitious decarbonisation goals, wind energy has never been more in demand. Through this partnership with Voodin Blades we further accelerate our ability to develop a sustainable and competitive supply chain for the growing market of wind turbine blades

Lars Völkel, Executive Vice President, Wood Products Division, Stora Enso

Sicilia: pannelli di ultima generazione

Se l’Europa è sotto attacco energetico l’Italia, in Sicilia, a Catania fornisce una risposta decisa e concreta al problema creando una Gigafactory che produrrà 3 GW di potenza all’anno.

Funziona grazie ai pannelli fotovoltaici bifacciali con perovskite – il nuovo materiale che consente, in aggiunta al silicio, di raggiungere più del 30% di efficienza. In che modo? I pannelli bifacciali permettono di assorbire la luce sia in ingresso che riflessa dal terreno.

Si tratta di un primo passo per rilanciare la catena del fotovoltaico in Europa e per contrastare il dominio di competitors asiatici (ancora la filiera monte di tale industria è asiatica). Questi pannelli solari, infatti, hanno due caratteristiche fondamentali che li contraddistinguono dai pannelli tradizionali:

  • Maggior produzione di energia;
  • Maggior tempo di vita del prodotto.

Un impianto che darà lavoro a 1000 persone nella fabbrica stessa e si stima possa crearne altri 1000 nell’indotto.

Snam: agricoltura energetica

Snam, da sempre specializzata nella distribuzione del gas naturale, ha colto l’opportunità della crisi energetica e climatica mettendo a disposizione delle imprese agricole italiane una società specializzata nella produzione di biogas da scarti organici.

L’impianto, infatti, può essere alimentato da diverse tipologie di scarti agricoli. Ad esempio:

  • I sottoprodotti agricoli,
  • Il liquame,
  • Il letame,
  • Altri residui organici.

Vengono prodotti così l’energia elettrica, il calore e il biometano. Ma non è finita qui! Gli scarti dell’impianto, infatti, è possibile concimare i campi, alimentando così un ciclo virtuoso in azienda.

Aerial view of agricultural tractor with trailers in cultivated corn crop field during harvest season from drone pov
Aerial view of agricultural tractor with trailers in cultivated corn crop field during harvest season from drone pov

ENI: energia in Africa

L’Italia con l’ENI supporta l’Africa nel proprio sviluppo sostenibile creando impianti fotovoltaici in Nord Africa. In particolare, Eni ha annunciato l’avvio della produzione dell’impianto fotovoltaico operato di Tataouine, nel sud della Tunisia, a seguito dell’allaccio alla rete nazionale.

L’impianto fornirà alla rete elettrica nazionale oltre 20 GWh all’anno di energia, assicurando al contempo un risparmio di circa 211.000 tonnellate di CO2 equivalenti per la durata d’esercizio.

In Tunisia, Eni opera anche il campo fotovoltaico di ADAM, con una capacità di picco di 5 MW, che fornisce energia elettrica per l’adiacente campo di ADAM, nel Governatorato di Tataouine, consentendo così un risparmio dei consumi di gas e di emissioni di anidride carbonica per oltre 6.500 tonnellate all’anno. L’impianto è un sistema di generazione ibrida, tra i più innovativi ed efficienti.

ENI, comunicato stampa 10/12/2022

Se la produzione sarà tale da consentire anche l’esportazione, tale energia potrà essere trasportata in Europa attraverso elettrodotti, sottomarini e/o potrà essere usata per produrre idrogeno verde che poi potrà essere trasportato anche attraverso le tubature in cui oggi viene trasportato il gas naturale (per max 5%-10%). 


Lo sapevi che il Team ESG/SCI-GR si occupa di assicurare la conformità del progetto di installazione e gestione dei termovalorizzatori?

Questo impianto permette di generare energia dagli scarti non riciclabili del legno. Il Team ha l’esperienza ventennale nella selezione dei fornitori nella gestione dei rischi dell’impianto e conosce tanti aspetti chiave utili per supportarvi nell’avviare e condurre a successo un progetto di efficientamento energetico basato sul recupero di rifiuti.  

Cosa ne pensi dei termovalorizzatori di rifiuti per l’industria del legno arredo? Condividi l’articolo e taggaci! 


Sei un/a appassionato/a delle tematiche citate? Hai delle competenze in merito e vorresti metterti in gioco? Entra in contatto con noi ↗