Aggiornamento Normativo del 20 marzo 2015 – Sinergia in questo articolo vi propone un approfondimento delle più recenti modifiche e precisazioni relative al SISTRI (acronimo di “sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti”) al fine di offrirti una visione chiara e dettaglia della questione e di far evitare il rischio di eventuali sanzioni alla tua azienda.
il nuovo sistema telematico di monitoraggio della gestione dei rifiuti “SISTRI” (acronimo di “sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti”) previsto dal “Codice ambientale” e provvedimenti satellite è destinato a sostituire il regime cartaceo di controllo costituito da registri di carico/scarico, formulari di trasporto, Mud ancora oggi in vigore.
Dalla sua data di entrata in vigore, il SISTRI obbliga i soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti a comunicare per via telematica tramite chiavetta USB tutti i dati quali/quantitativi dei rifiuti prodotti, detenuti, trasportati, smaltiti o sottoposti a trattamento di recupero.
I soggetti obbligati ad aderire al Sistri sono:
- produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi,
- gestori di rifiuti pericolosi, sia speciali che urbani,
- Comuni.
Dal 1° ottobre 2013 il SISTRI è operativo per i gestori di rifiuti speciali pericolosi e i nuovi produttori di rifiuti pericolosi e successivamente per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, unitamente a Comuni e imprese di trasporto dei rifiuti urbani.
Dal 1 marzo 2015 è entrato in vigore il decreto “Milleproroghe” [1] che ha sancito:
- l’applicazione a partire dal 1° aprile 2015 delle sanzioni [2] che puniscono l’omessa iscrizione al Sistri ed il mancato pagamento del relativo contributo;
- l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2016 delle sanzioni [3], che puniscono le altre violazioni delle regole SISTRI, ossia di quelle che impongono il tracciamento telematico dei rifiuti;
- l’obbligo per i soggetti operanti in Sistri di continuare ad adempiere fino al 31 dicembre 2015 gli obblighi di tracciamento tradizionale dei rifiuti (registri di carico/scarico, formulario di trasporto rifiuti, Mud) [4].
Pertanto, vi invitiamo a regolare, se non lo aveste già fatto, il pagamento del contributo al SISTRI al fine di gestire correttamente le nuove modalità di tracciamento telematico dei rifiuti.
Cogliamo l’occasione per ricordarvi che il MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale) va presentato entro il 30 aprile 2015.
Se questo tema è di vostro interesse dal punto di vista tecnico, contattate il vostro consulente tecnico per l’ambiente, se il vostro interesse è organizzativo, ovvero se vi interesse gestire correttamente i ruoli, le persone, le responsabilità e il processo di gestione dei rifiuti al fine di evitare i rischi di sanzioni e consolidare le prassi/istruzioni operative contattateci per l’avvio di azioni di miglioramento.
[1] Dl 31 dicembre 2014 n. 192, convertito in legge 11/2015
[2] Articolo 260-bis, commi 1 e 2, del Dlgs 152/2006
[3] Articolo 260-bis, commi da 3 a 9, e dell’articolo 260-ter del Dlgs 152/2006
[4] Dlgs 152/2006 nella formulazione precedente alle novità introdotte dal Dlgs 205/2010