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SINERGIA oltre i confini con la sua expertise nella gestione di progetti complessi anche in tematiche culturali.

Lo scorso 20 novembre si è tenuto a Gabés in Tunisia, il final meeting del progetto L’INNOVATION DANS LA FORMATION POUR LES BIENS CULTURELS : un nouveau curriculum euro-méditerranéen pour la préservation de biens culturels – INFOBC – EACEA N° 35/2012 – in cui l’Università di Urbino svolge il ruolo di capofila, nell’ambito del Programma Europeo TEMPUS IV sesto e ultimo bando previsto dalla Commissione Europea. Questa tipologia di bandi è, infatti, confluita dal 2014 (e fino al 2020) nei progetti ERASMUS PLUS.

Il progetto TEMPUS-INFOBC nasce dall’idea di inserire nella formazione istituzionale tunisina un nuovo curriculum nel campo della conservazione e del restauro dei beni culturali, attraverso il trasferimento di conoscenze e di nuove tecnologie tra le università e le istituzioni europee e quelle tunisine. I lavori coordinati dall’Universita di Studi di Urbino “Carlo Bo”, avviati a giugno 2014, hanno avuto una durata di 36 mesi con una proroga di ulteriori sei mesi, concludendosi il 30 novembre scorso. Sito web di progetto: www.infobc.eu. SINERGIA ha fornito un supporto fondamentale nella gestione tecnico amministrativa del progetto. In effetti SINERGIA collabora con diversi enti regionali dal 2011 e vive la territorialità come un valore importante per la crescita e sviluppo del nostro territorio.

Finanziamento erogato dalla Commissione Europea
La Commissione Europea per la regione del Mediterraneo ha ricevuto ben 217 applications finanziando 50 progetti tra cui quello dell’ateneo urbinate.
Il finanziamento complessivo del progetto è di 1.133.506,64 € di cui il cofinanziamento da parte delle istituzioni partner è del 10% (pari a 118.570,27 €). Pertanto, il 90% dei fondi erogati dalla Commissione ammonta a 1.014.936,37 €.

Gli obiettivi
L’obiettivo generale è di avviare la formazione in conservazione e restauro dei beni culturali in Tunisia secondo i parametri indicati dalle istituzioni europee ECCO-ENCORE, e in particolare secondo l’offerta didattica presentata in Italia per la formazione abilitante dei restauratori con la nuova riforma avviata nel 2009 dal DI n.87, così da ottenere un nuovo curriculum approvato dal ministero tunisino competente.
L’avvio di un primo ciclo di istruzione triennale per un numero programmato di studenti da 10 a 15 in ogni sede, secondo profili formativi professionalizzanti diversificati nelle Università in base alle caratteristiche dei beni presenti nel territorio, si sviluppa in parallelo con la formazione di nuove competenze per i docenti e per il personale tecnico coinvolti. Più nel dettaglio gli obiettivi specifici del progetto si possono schematizzare in alcuni punti fondamentali che sono:
● l’individuazione dei contenuti didattici da includere nel nuovo ciclo di studio considerando le esigenze locali;
● lo sviluppo di nuove competenze per insegnanti e personale tecnico oltre al supporto nella didattica programmata con gli studenti;
● lo sviluppo di una rete locale per supportare il nuovo ciclo di studi vista la scelta di un percorso comune nel primo anno per tutti i profili professionalizzanti;
● il trasferimento di un approccio multidisciplinare nel nuovo ciclo di studi;
● l’incremento di metodologie di insegnamento innovative che incoraggino l’uso delle nuove tecnologie;
● la messa a punto di una politica di mobilità nell’ambito del restauro con la definizione di specifici protocolli;
● l’armonizzazione dei programmi tra i paesi del Mediterraneo e l’Unione europea, con l’adozione di un sistema di titoli comparabili e riconosciuti;
● l’ottimizzazione del sistema di formazione attraverso il monitoraggio e la verifica delle capacità acquisite degli studenti nei primi due anni e il controllo di tutte le discipline indirizzate alla conservazione nelle diverse aree disciplinari inserite e nella parte pratico-laboratoriale.

Partners
Oltre all’Università di Urbino – che svolge il ruolo di capofila – nel progetto sono coinvolte altre undici istituzioni: due italiane l’Unione delle Università del Mediterraneo di Roma – UNIMED e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con il Laboratorio Multimediale MELA; una spagnola l’Università di Barcellona; una francese l’ Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris Tech ENSAM-ARTS; sei Università statali tunisine: l’ Université de Tunis, l’Université de la Manouba e l’Université Zitouna a Tunisi, l’Université de Sousse e l’Université de Sfax nel centro del Paese e l’Université de Gabés a sud e, infine, il Ministère de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche Scientifique della Tunisia.